martedì 28 settembre 2010

Arte e cultura in offerta speciale ;)

Sabato 25 il mio moroso ed io ci siamo fatti un giro per Milano approfittando delle giornate europee per il patrimonio.


Abbiamo visitato la mostra su Dalì a Palazzo Reale, che avremmo comunque voluto vedere, ma abbiamo scelto quel giorno per approfittare dell'ingresso a prezzo ridotto; idem per la mostra fotografica di Francesca Woodman allestita a Palazzo della Ragione.
Dopo pranzo ci siamo fatti un giro alla pinacoteca di Brera, che per l'occasione ci faceva entrare gratis.
Cioè, non so se vi rendete conto... quando ero alle superiori la prof di inglese ci diceva: "Ma non siete mai stati a Brera? Noooo, non sia mai, hic sunt leones..." (cioè come nelle mappe antiche dove le terre inesplorate erano segnalate come piene di mostri e/o bestie pericolose e non ci si doveva avventurare laggiù... "qui ci sono i leoni", in latino) e ci prendeva in giro. :(
E poi mi sono sempre sentita molto ignorante, ho sempre avuto il segreto desiderio di farmi una cultura. E mi è sempre rimasta la curiosità di entrare a Brera un giorno, per vedere i leoni. :D
Finalmente è successo, e non ho neppure dovuto pagare! Mi sono sembrati buffi i biglietti con scritto "Totale EUR 0,00" XD


Alla fine, poiché abbiamo pranzato tardi non abbiamo fatto in tempo a goderci tutto il museo, le opere esposte sono davvero tante! Avremmo voluto fare un salto anche al museo di storia naturale e alla galleria d'arte moderna, dato che anche lì si entrava a zero euro, ma ci sarebbe voluta un'altra giornata! Eppure, cavoli, passiamo abitualmente dal parco di Via Palestro e non siamo mai entrati in nessuno dei due...

Ma cercando ho scoperto che il museo di storia naturale di Milano offre ingresso gratuito il venerdì dalle ore 14:00 e tutti i giorni l'ultima ora. Invece la galleria d'arte moderna (detta anche GAM) è ad ingresso gratuito sempre! Tutti e due i musei sono aperti dal martedì alla domenica, peccato chiudano piuttosto presto (alle 17:30).

Il che significa che possiamo andare tutte le volte che vogliamo! Ma vai! Il museo di storia naturale possiamo godercelo entrando nell'ultima ora, magari gustandocelo un pezzettino per volta... tanto passiamo spesso da quelle parti, basta far collimare gli orari ;)

Conoscete altri luoghi di cultura (a parte le biblioteche) ad ingresso gratuito da segnalare qui o altrove?
Le giornate europee per il patrimonio o la settimana della cultura sono solo una scusa, un invito alla prova, un campione omaggio... ma poi se il prodotto piace uno se lo compra!

P.S. Ho appena scoperto che l'ingresso alla pinacoteca di Brera è gratis anche di martedì sera, nei giorni 28 settembre (oggi!), 26 ottobre, 30 novembre e 28 dicembre, dalle 19:00 alle 23:00, per l'iniziativa "Martedì in Arte". Lo stesso vale, a Milano, per il Cenacolo di Leonardo... e dalle vostre parti quali saranno le iniziative in corso?

giovedì 16 settembre 2010

D-trottola

Trottolino amoroso du-du da-da-da...
Ehm ^^"

No no, altro che amorosa, sono nervosa come un piatto di nervetti, che tra l'altro non mi piacciono neppure.
Non so più se questa è la terza o la quarta settimana che non riesco a stare a casa più di due o tre giorni di fila. Di conseguenza devo fare in due giorni ciò che normalmente si fa in una settimana: lavare stirare pulire pagare le bollette fare ricette dal medico ritirare esami grazie a Dio la spesa almeno la fa mio fratello che ha la macchina... (volete della punteggiatura per riprendere fiato e per capirci qualcosa? Non c'è.)

E ho delle scadenze da rispettare... ma come -BIIIP- faccio a fare lavoretti creativi quando o non sono a casa o ho altro da fare? Per fortuna non sono una scrapper e qualcosa posso fare in treno... ma se viaggio in macchina devo guardare fuori dal finestrino perché soffro il mal d'auto! Ma si può? >.<
Quindi alla fine sono tanto nevrotica che prendo in odio qualunque cosa e mi rifiuto di darmi da fare... Oddio, non che lo faccia apposta, ma mi ritrovo a perder tempo quando so che non ne ho. Infatti sono stupidamente qui a scrivere 'sto post. Mannaggia!!!

domenica 12 settembre 2010

E io chi sono?

Sto cercando di fare un progetto per il mio futuro.
In pratica, ciò significa rivedere daccapo la mia vita, per capire cosa per me sia davvero importante e cosa invece è possibile lasciare indietro.
Per non farla troppo lunga, tralascio i perché e i percome...

Per esempio, ho deciso di riformare il mio modo di essere creativa. Come prima fase ho bisogno di svuotarmi: mi sono ripromessa di non accettare più commissioni. Conclusi gli swap che ho in corso, sistemerò man mano tutte le cose che mi furono chieste lungo tempo addietro ma ancora non ho realizzato e poi, quando non sarò più in debito con nessuno, toccherà a tutto quello che ho in giro in casa per me stessa. Molti di questi progetti finiranno inevitabilmente scartati, perché voglio eliminare dalla mia vita l'insoddisfazione ed il rimorso. Non ho fatto/finito questo lavoro in passato? Benissimo, mi ci metto subito. C'è un motivo per rimandarlo? Allora vuol dire che non è fattibile o che non è indispensabile, quindi tanto vale non pensarci più.
E quando mi sarò alleggerita lo spirito, ripartirò con entusiasmo per una nuova avventura come creativa!

Ho deciso anche di ridurre al minimo le consegne a mano, che pure mi han dato tanta gioia e soddisfazione. Perché purtroppo portano via tanto tempo, mentre al momento ho bisogno di concentrarmi solo su poche cose fondamentali e non posso permettermi di impiegare mezza giornata solo per consegnare un oggetto ad uno sconosciuto. A quel punto preferisco pagare la spedizione ma sentirmi più libera.

Il progetto per il mio futuro ovviamente non si limita a queste banalità, devo fare scelte molto importanti per la mia vita, prendermi impegni che mi chiederanno molto. Ma ogni cosa a suo tempo...

venerdì 10 settembre 2010

Ripescaggio opere da postare (vol. 4)

Ultima puntata!

Il mio ragazzo compie gli anni d'estate, poco prima di me. Volevo fargli un regalo con le mie manine, ma temevo di preparargli qualcosa che non avrebbe mai usato in vita sua: avendo gusti molto diversi da lui finisco sempre per toppare regalo.

Tra i materiali e le tecniche che so usare, la cosa più adatta ad un uomo mi sembrava la lavorazione del filo metallico. Restava da scegliere un soggetto, e mi son fatta dire da lui cosa più facilmente si sarebbe portato addosso o appresso, un simbolo o un disegno che gli piacesse o gli fosse congeniale.
E lui mi fa: "Il simbolo di Atlantide nel cartone di Nadia, quello con l'occhio ed il triangolo dietro". Ma non mi riusciva di riprodurlo con un'unica linea continua, e non so saldare i metalli, perciò ho pensato di ripiegare sulla "classica" immagine dell'occhio nel triangolo, che in diverse raffigurazioni rappresenta il Dio cristiano. Ho chiesto a lui se andasse bene lo stesso: mi ha fatto notare che è anche un simbolo massonico, ma ha approvato. :D

Allora al picnic creativo mi son data da fare con dita e pinzette, e ho prodotto un ciondolo che potesse essere portato al collo o usato come portachiavi o appeso ad una borsa come decorazione o si sarebbe inventato lui dove attaccarselo.
Però, essendo fatto di materiale malleabile, il ciondolo richiava di deformarsi troppo facilmente, quindi ho chiesto aiuto ad Alessia affinchè me lo martellasse. Un rame argentato, delicato da trattare perché troppo martellato avrebbe perso l'argentatura, troppo poco sarebbe rimasto eccessivamente morbido... Ma lei è sacerdotessa di Thor, che le ha svelato i suoi segreti, ed il lavoro compiuto era degno del suo dio. ;)

Tornata a casa, al momento della confezione, mi sono resa conto che 'sto ciondolo era forse un tantino grosso da portare al collo. Per una donna sarebbe anche andato bene, ma per il mio uomo temo proprio di no. Che fare? Dello stesso materiale non ne avevo più, di filo metallico color argento ne avevo solo uno piuttosto sottile, mentre quello di ottone o di rame sarebbe andato meglio... ma lui avrebbe portato il color ottone o rame? Mah? Alla fine gli ho fatto altri quattro occhietti nei triangolini: filo di rame, filo di (credo) ferro, filo d'ottone, e uno di filo di rame plastificato di un color marrone che mi piace un sacco. Se avessi avuto a disposizione altro ne avrei fatti di più!

La foto è dello squallore più totale, ma al momento non potevo fare di meglio.
Però coi triangolini disposti così mi dà la sensazione che molte divinità mi stiano osservando (dall'Olimpo o dal Walhalla, non saprei dire)...
I triangolini piccoli hanno il lato di circa 2 cm, quello grande di circa 5 cm. Per quello grande sono partita da un disegno su carta e ho cercato di seguirne i contorni, per quelli piccoli sono andata ad occhio, cercando semplicemente di mantenere equiangolo il triangolo di contorno. So che si dice "triangolo equilatero", ma io ho cercato di fare gli angoli giusti, non ho mica misurato i lati...

Non glieli ho ancora visti usare, non so se sia contento del regalo, però una volta mi ha detto: "Se io li sapessi fare li venderei!". Che nella mia testa significa: magari non sono nel suo stile, ma se attribuisce loro un valore monetario e ne prospetta un successo presso il pubblico significa che a suo parere tanto brutti non sono...

Che dite, ne metto su una produzione? XD

martedì 7 settembre 2010

I francesi non conoscono le Sottilette

Non per fare la pubblicità ad una certa ditta, anche perché io uso quelle di un'altra marca, solo che le Sottilette sono le "fettine di formaggio fuso" per antonomasia.
(Be', volendo potreste pigliare un dizionario, già che state al computer forse ne preferite uno online, e vedere un po' cosa vuol dire "antonomasia", no? Ve lo siete mai chiesto?)

Ma andiamo con ordine.
Il paesino di montagna dove vivono i miei genitori è gemellato con un paesino francese. Ogni due anni si organizza uno "scambio culturale" per cui si piglia una bella valigia e ci si trasferisce per un weekend a casa di un qualche "gemellino" d'oltralpe.

A casa dei miei si riesce ad ospitare un sacco di gente, volendo, ed abbiamo dato la disponibilità ad accogliere 6 francesi (tre coppie), tra cui coloro che avevano ospitato i miei genitori due anni fa.
Solo che i miei non parlano francese, e dei loro tre figli solo io ricordo un po' di quello che ho studiato alle medie (vent'anni fa). Quindi sono stata prescelta per dare una mano a pulire e riordinare la casa prima e per fare da traduttore poi ^^" O almeno arrabattarsi in modo da farsi capire... con il dizionario in mano XD
Hanno passato con noi il sabato pomeriggio, la sera è stata organizzata una festa in paese, e domenica sono ripartiti a metà pomeriggio. E per quasi tutto il tempo non abbiamo fatto altro che cucinare e/o mangiare.

Domenica mattina i poveretti erano stanchi per il viaggio e la festa e si sono alzati tardi, e mentre bevevano il caffè noi già cucinavamo: io un paio di torte, mia madre lasagne.
E qui abbiamo visto le facce curiose indagare sul mistero della preparazione di un piatto che da loro praticamente nessuno fa... e stupirsi di fronte a quello strano formaggio a fette perfettamente uniformi ed incartate una per una. Ebbene sì, mia mamma nelle lasagne usa le sottilette, mette la cannella e il curry nel ragù (insieme ad un sacco di altre cose) e cucina tutto a modo suo. Però è buono, caspita! Qualcuno ha anche fatto il bis ;)

E così scoprimmo che loro non hanno (o non usano) le Sottilette, mentre noi non conosciamo le mirabelle, che sono dei frutti molto simili a prugne o susine ma con un sapore particolare. Prevedendo che fosse un frutto tipico francese, ci avevano portato madeleines alla mirabella, grappa alla mirabella, caramelle gelées alla mirabella, mirabelle al vino grigio di Toul, e non ricordo cos'altro...

E scoprimmo anche, apparecchiando la tavola, che i tavoli allungabili da loro non usano, mentre mia mamma mi raccontava che i loro letti sono molto piccoli (ecco perché quello stangone di Gérard è riuscito a dormire nel letto corto di quella stanza). Da loro chi ospita serve il vino a tutti, mentre l'acqua ognuno la prende da sè: se non ce lo avessero detto loro (la scena era del tipo "scusa, non è che mi offriresti da bere?") sarebbero rimasti senza vino e ci avrebbero giudicati dei gran cafoni!

Si dice che i francesi abbiano la puzza sotto il naso, invece quelli che ho visto io sono persone molto alla mano. Sarà che abitano in un paese qualsiasi e non sono parigini, sarà che se uno sceglie di stare a casa di uno sconosciuto in un paesotto di montagna invece di andare in un albergo a quattro stelle di una località rinomata dev'essere uno con un certo spirito di adattamento, sarà che abbiamo beccato le uniche 117 persone semplici in tutta la Francia, ma non ho sentito nessuno degli ospitanti lamentarsi di chi gli è piombato in casa, anzi... secondo voi mentivano per salvare le apparenze? ;)