martedì 3 maggio 2011

Non lo sai fare? Allora te lo imparo!

Non ho sbagliato a scrivere il titolo, ho solo giocato con le parole... perché ho fatto una strana esperienza di "insegnamento"!

Una mia amica voleva imparare il pizzo chiacchierino: la volta scorsa le ho insegnato le basi, nel frattempo lei se l'è studiato un po' e ci siamo riviste venerdì. Le sembrava che qualcosa non andasse, ma non si era accorta che, regolando male la tensione del filo, i nodi (i "punti" del chiacchierino) le uscivano sempre al contrario. Così abbiamo ricominciato quasi daccapo... ma lei è mancina e io no, e per facilitarle le cose mi toccava fare il movimento con l'altra mano! Poco male: sembrava che andassi al rallentatore per far vedere a lei, non perché non riuscissi a fare di meglio :D

Allora ho cominciato a divertirmi sul serio. Lei osservava me e io osservavo lei, cercando di capire cosa ci fosse di diverso tra noi due e cosa non andava. La mia amica poi è il tipo che ti chiede: "Ma perché a me viene così e a te cosà?" E io: "Boh, tu come fai?" e la studio, cerco di copiarla e di rendermi conto di cosa fa che non va... anch'io sono il tipo che deve smanettare per capire, e non riesce a comprendere solo vedendo gli altri. Devo provare e confrontare, mettermi nei suoi panni per trovare l'origine dell'errore e correggerlo in modo che non si ripeta più.

Insomma, ho avuto la netta sensazione che stavo imparando anch'io insieme a lei. Avevo già provato ad insegnare il chiacchierino a qualcun altro, ma non è stata la stessa cosa. Sarà che abbiamo un modo di ragionare piuttosto simile, sarà che facevo fatica come lei a muovere le dita perché lavoravo con l'altra mano, sarà che se non sarà sereno si rasserenerà ... eh? O_o

3 commenti:

  1. ma non sarebbe stato meglio farle vedere i movimenti attraverso un specchio? Forse più facile, ma meno divertente, eh?

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  2. E chi ce lo aveva uno specchio a portata di mano? Uno di quelli da borsetta non è certo grande abbastanza, e non potevo usare quello all'interno dell'anta dell'armadio O_o

    A parte questo, dove avrei collocato lo specchio? Sul tavolo di fronte a me, mostrandole così il riflesso del dorso delle mani e non il lavoro che ho in mano? Me lo sarei dovuto appendere al collo stando di fronte a lei, mettendo poi le mani tra lei e lo specchio o dovendo cercare l'inclinazione giusta perché potesse vedere? E poi chi me lo tiene fermo mentre tutte e due abbiamo le mani impegnate?
    Non credo che usare uno specchio sia così pratico, dopotutto... Mi è solo sembrato molto più immediato usare la sinistra pure io!

    Anche se, pensando di dover insegnare l'uncinetto ad un mancino, forse farei più fatica che con il chiacchierino, perché si lavora tutto con la mano dominante. Invece il chiacchierino chiede alla mano dominante di fare avanti e indietro con la navetta, e alla mano non-dominante di regolare la tensione del filo per formare i nodi. In pratica, si fa il lavoro di precisione con la mano non-dominante... forse nel cambio ci ho guadagnato io, e lei avrebbe fatto meno fatica a imparare come mostrano le riviste! :D

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  3. ciao diccian :)

    ho provato un paio di volte a lavorare ad uncinetto con la mano sinistra (e non sono mancina) e ci sono riuscita solo cambiando impugnatura... con le navette non ci provo neppure ahahaha
    immagino che vi siate divertite :) bello bello

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