domenica 18 dicembre 2016

Il guardaroba cresce...

Ma quello della Barbie, mica il mio! Per il mio aspetto i saldi :)
Ho fatto un po' di cosine ancora con gli avanzini, ma non ho ancora fotografato tutto. Ho ancora un vestito da stirare e cucire, e un paio di calzoni che aspetta un top da abbinarci. Non so se fare quello all'uncinetto del modello o cucirne uno di stoffa, che tra l'altro mi servirebbe anche per le gonne che ancora devo fare, ma col cucire sono un po' indietro, diciamo.

Ma ecco finalmente la borsetta verde mentre Barbie la porta con sé! Anche se non riesce a tenere in mano i manici, ho dovuto un po' arrangiarmi per la foto.


Col filato rosa peloso ho fatto un coprispalle con le maniche lunghe, e me ne è pure rimasto per fare una fascia per capelli/paraorecchie. Trovate altri dettagli e foto nel mio progetto Ravelry.


Infine un completo mal assortito. Top e gonna fanno parte dello stesso modello e così li ho abbinati per la foto, anche se quando li ho realizzati non ho pensato a coordinarne i colori. Il lilla col rosso non mi piace, per cui penso che questi due capi non verranno indossati insieme mai più. Di nuovo, per altre informazioni vi rimando alla pagina progetto.


Notare che qui Barbie indossa nuovissime scarpe rosse.
Ho comprato un pacchetto supereconomico di 60 paia di scarpe assortite per Barbie. Non mi aspettavo che fossero senza difetti, il problema è che a Barbie ne vanno bene più o meno metà. E la rabbia peggiore è che i colori sono devastanti: ci sono una quantità di scarpe viola (anche di rosa, ma è Barbie!) e diverse verde acido. Di nere due o tre paia, bianche un paio solo che neppure le va bene. Col rosso ce la caviamo. Qualche sparuto azzurro, niente blu, un giallo che non calza e due arancioni. Con che diavolo di vestiti pensate che le debba abbinare? Seriamente, degli stivali verde neon traslucido? E io che metterei a Barbie solo abiti da sera... Sigh!

martedì 22 novembre 2016

Ancora un po'

Tra i gomitoli di cui sopra (o meglio di cui sotto, al post precedente) ce n'erano due di un filato bianco panna, spesso, brutto, infeltrito. Un gomitolo era pieno di nodi ed è tanto se un pezzo faceva due metri. Buttato. L'altro, comunque brutto e rovinato e con qualche nodino dentro, stava per finire nel cestino quando mi sono resa conto che avrebbe prodotto un tessuto molto spesso ed isolante, ottimo per delle presine, per esempio. Così ho cominciato a lavorare all'uncinetto in tondo a maglia bassa, e sono andata avanti finché c'era filo. Mi è venuta una discreta presona, generosa anche come sottopentola. Mi mancava giusto un parapadelle, pensavo di farlo di cotone ma non penso che questa roba lascerà mai dei pelucchi nella pentola. Per lo meno, ormai lo uso da qualche settimana e non mi ha ancora dato problemi. È praticamente uno strato di feltro.


Poi c'erano svariati gomitolini tanto piccoli che solo Barbie ne può gioire, la maggior parte dei quali blu. Con uno composto di tre fili, di cui 3 blu e uno azzurro, sono riuscita pelo pelo a fare una minigonna. Con un altro composto di diversi colori sono riuscita addirittura a fare un maglioncino, e me n'è pure avanzato! A saperlo facevo con lo stesso filo tutto il completo...


Purtroppo il filo è un po' troppo spesso e il maglioncino è uscito un po' troppo compatto e rigido. Peccato, perché il modello con le maniche a campana in realtà mi piace e il colore rende bene. Quindi per assottigliare l'avanzo ho tolto i fili bianchi, che mi sembravano di cotone mentre il resto ha un aspetto lanoso, per cui magari l'elasticità del filato risentiva anche di questo.

Quindi ho avviato un'altra mini, ma è finito il filo prima della fine della gonna. Piuttosto che farla ancora più corta o a vita bassa, per stavolta ho fatto la cintura in un colore abbinato. Non mi sembra il massimo della vita 'sta banda a tinta unita, ma posso sempre coprirla con una maglia. In compenso il colore della gonna mi piace davvero tanto.


Ho poi adocchiato un avanzino di fettuccia verde, una mia vecchia conoscenza. Di certo non adatto per un vestito in scala Barbie, in proporzione è più spesso di una fettuccia da borsa. Uhm, potrei farle una borsa! Detto fatto...


Purtroppo in questi giorni piove e non c'è abbastanza luce per poter fare buone foto, così per questa borsa mi sono dovuta accontentare di una foto al volo sotto i faretti del bagno mentre mi piacerebbe fotografare Barbie che la porta con sè. Sarà per la prossima volta.

Al momento sono al lavoro con un avanzino rosa e peloso tipo mohair. Vedrete cosa ne vien fuori :)

lunedì 7 novembre 2016

Gomitola et impera

Solo perché il verbo "gomitolare" in latino non credo esista, si potrebbe dire "avvolgere gomitoli" ma "glomera convolve et impera" non l'avrebbe capito nessuno, non senza un dizionario. U_U

Ebbene, ho diviso e rigomitolato la lana (se poi è lana) che vi avevo mostrato la volta scorsa. Come pensavo, a parte le matasse rosa abbondano i gomitoli singoli e ho al massimo tre gomitoli uguali. C'è poi il caso di due gomitoli neri che sotto la luce solare sembrano identici ma con la luce elettrica sembrano diversi...

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Poi magari sono sofistica io che per una lievissima differenza dico "sono fili diversi". Ma poi sono sicura che una volta lavorati lo stacco si vedrebbe. Magari si nota poco, ma si vede. Un po' come quel puntino di sugo sulla camicia, che se non sai che c'è non lo vedi, ma se per caso lo noti una volta poi sembra evidentissimo e hai l'incubo che lo vedano tutti.

Ma dico, perché rigomitolare tutto? Perché mi sono accorta che un gomitolo blu mostrava tra un filo e l'altro che sotto c'era qualcosa di bianco. E un altro gomitolo blu di lana ritorta mostrava sotto del blu più scuro e molto peloso tipo mohair. E allora non mi sono fidata e ho voluto guardare sotto tutti i gomitoli... Se no poi succede che penso: "ah, ho un grosso gomitolo da 70 grammi, ci esce un bel cappello" e invece non ci esce una pippa perché dopo i primi 20 grammi c'è sotto tutt'altro.

La maggior parte dei gomitoli aveva sotto solo un pezzo di carta o di stoffa appallottolato su cui è stato avvolto il gomitolo, o un gomitolino piccolo di filo rovinato ed inservibile che vale quanto una pallotta di carta e ho infatti destinato al cestino. Ma alcuni gomitoli offrivano diversi strati, e in uno addirittura ho trovato, dall'esterno verso l'interno:

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_ una lana grigia
_ un mix di tre fili fini grigi (qualche metro)
_ un filo grigio con accoppiato un grigio chiaro più fine (proprio un rimasuglio)
_ un altro grigio diverso
_ del bianco molto fine
_ del rosso molto sottile e piuttosto rovinato
_ carta appallottolata.

Tra tutto il filato che mi hanno dato solo una piccola quantità è nuova, per lo più è roba che viene da qualcosa di disfatto. Il che in sé non è un male, ma alcuni gomitoli sono proprio rovinati o pieni di nodi. Quindi qualcosa alla fine lo butto, anche perché già faccio fatica a smaltire i rimasugli miei, figuriamoci se posso stare a tenere la robaccia che altri mi rifilano...

Sono sfuggiti alla rigomitolatura solo quei gomitoli/matasse che evidentemente non avevano null'altro sotto, e i gomitoli di filati variopinti mescolati assieme, che a mia mamma piacciono tanto e a me no, quindi li sbologno a lei e vedrà lei cosa farne.

Restano poi le matasse rosa, che si sono un po' disfatte e un po' annodate, e un paio di queste sono veramente una massa di nodi, non saprei nemmeno come metterle sull'arcolaio... Le ho tenute da parte e si vedono sul davanti, accanto al mucchio delle altre. Giudicate voi! Per fortuna a me piace districare masse nodose, per cui avrò di che divertirmi in futuro!

venerdì 4 novembre 2016

Due cosette via, tante cosette argh!

E voilà, giusto un paio di lavoretti veloci tanto per far fuori un po' di roba che mi gira intorno.

Una fascia per capelli, che mi serviva: ne ho altre due che non sono il massimo della vita, e i cerchietti mi cadono sempre... ne volevo proprio una bella ampia e fasciante, che tenga indietro bene i capelli. E magari tenga bloccate anche le astine degli occhiali, che quando guardo in giù (per leggere, lavorare a maglia, trafficare col cellulare) mi scivolano sempre a metà del naso.


Che poi, qualcuno mi aiuti con questo mistero. Quando faccio dei colli ad anello di circonferenza 40 cm, sulla testa mi vanno un po' larghi e scivolano via. Questa fascia l'ho fatta solo 2 cm meno, però è troppo stretta. Sarà il punto? Sarà il filato? Sarà che il giro di chiusura in effetti tira un po', non ho fatto una chiusura elastica? Mah. Di solito questo tipo di aggeggi col tempo si allenta, per cui la porterò un po' e vedo cosa succede... Nel caso la situazione non migliori finirò per buttarla: disfarla e riusare questo filato decisamente non vale la pena, è già un po' usurato.

Avevo anche un altro piccolo rimasuglio, incompatibile con il resto dei rimasugli che ho. Non sapevo cosa farne, perché rapportato alla scala della Barbie un filato di quello spessore sembra molto grosso. Una roba tipo fettuccia da borse, per intenderci. Ma poi mi è venuto in mente che in effetti adesso usano accessori fatti con questi filati supergrossi, e così...

 

Ecco un collo/scaldaspalle per Barbie. Scaldaspalle, intendo, come si traduce in italiano "capelet"? Cappetta? Mantellina? Anche se questo non è proprio come un mantello ma somiglia molto di più ad una sciarpa girata intorno alle spalle...

Bene, non faccio in tempo a far fuori un gomitolo sparso che me ne arriva un altro sacco. Ok, è solo un sacchetto, però un sacchetto grosso. Questo è il contenuto, appoggiato sul letto; non ho ancora spacchettato i singoli sacchettini, ci ho solo guardato dentro, e sono tutti gomitoli singoli o gruppi da 3-4 gomitoli. Me li ha mandati mia zia. Mi viene da piangere. Sono anche un po' stufa di piccole cose, vorrei anche farmi un maglione... Sigh!


martedì 25 ottobre 2016

La signorina in giallo

Che non è Jessica Fletcher da giovane, e nemmeno la riccona snob dei Ferrero Rocher, che non so come si chiami ma ricordo i suoi leggeri languorini (e i suoi cappellini). Ora che ci penso, Ambrogio la chiamava "signora", ma io il marito non l'ho mai visto.

La signorina in questione è invece la mia Barbie, come sapete dai precedenti post.
Ecco il suo abitino finito ed indossato, vedete come le calza a pennello:


Con la messa in forma non sono riuscita, ahimè, ad uniformare il risultato più di tanto. L'aspetto globale è migliore, ma essendo i filati tutti diversi per composizione e probabilmente per trattamento (cioè suppongo ci siano delle lane superwash ed altre no) al contatto con l'acqua ognuno si è ristretto o allargato a modo suo.
Credevo anche che la gonna si sarebbe allungata un po' di più, a saperlo sferruzzavo qualche altra riga.

Barbie sembra comunque soddisfatta del suo vestitino nuovo. Ha solo bisogno di comprarsi delle scarpe appropriate da abbinarci. "Ambrogio, devo andare in centro, prepara la macchina!"


Altri dettagli nella scheda progetto su Ravelry.

venerdì 21 ottobre 2016

Tolto dai ferri!

Purtroppo non è un succulento piatto alla griglia, ma ne ricavo lo stesso qualche soddisfazione.
È il vestitino giallo per la Barbie di cui ho parlato l'ultima volta: ho portato a termine la parte sferruzzo, ma mica è finita qui!

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Questo è l'aspetto grezzo...
Devo ancora lavarlo, farlo asciugare mettendolo in forma, cucire la gonna dietro e attaccare dei bottoncini automatici per chiuderlo sulla schiena. Stavolta non voglio farlo tutto intero da infilare e basta, anche perché temo che diventerebbe troppo stretto per poter infilare le braccia.

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Alla fine avrà un aspetto più o meno così.
Non so quante codine ho dovuto nascondere: a parte i cambi di colore, i gomitolini erano pieni di nodi. I fili che ancora penzolano sono quelli che mi serviranno per cucire la gonna e attaccare i bottoni.

Alla fine, dei tanti gomitolini ho usato solo quelli gialli... A dire il vero mi mancavano ancora due righe, ma per due righe non ho voluto cambiare colore e ho deciso che il vestitino sarebbe stato due righe più scollato :)
Da una parte meglio così, il vestito è giallo dall'inizio alla fine; dall'altra però mannaggia, ho ancora quattro avanzi in giro che potevo usare!

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I colori che ho usato e quelli rimasti esclusi.
Non sono soddisfatta della sfumatura dei colori. In gomitolo sembravano più appropriati mentre nelle righe del vestito non stanno molto bene. Purtroppo la foto non rende perfettamente il colore e non potete rendervene conto. Considerando che si tratta di quel che son riuscita ad arrangiare con gli avanzi, però, alla fine mi è anche andata bene!

Un'altra cosa che mi soddisfa proprio poco è che all'inizio ho tenuto il filo molto tirato, complice il fatto che il filato era ruvido e difficile da lavorare. Poi con filati più soffici (e forse un pochino più spessi) la gonna ha cominciato a fare un effetto strano... sotto è rimasta piatta mentre sopra ha le pieghe in rilievo, nonostante tutta la parte giallo scuro e giallo brillante dovrebbe essere identica. Chissà se riuscirò ad uniformare il tutto con la messa in forma?

(Lo scopriremo nella prossima puntata...)

mercoledì 28 settembre 2016

Yellow in progress

Prendiamo la cosa a monte, che a me piace divagare, dai.

Normalmente quando cerco un modello da sferruzzare guardo su Ravelry, perché permette ricerche molto mirate e per tutte le informazioni aggiuntive che gli utenti forniscono riguardo ai modelli. Una cosa però veramente mi infastidisce: quando una pagina pattern è priva di foto. A che giova trovare un nome se poi non sai l'oggetto com'è, e devi comunque andartelo a cercare altrove?

Il problema è che Ravelry non sempre ha il permesso di usare le immagini originali, e in tal caso lo staff può solo sperare che un utente che ha realizzato il modello, lo ha fotografato finito e ha linkato la sua scheda progetto (sempre che tale utente esista) conceda l'autorizzazione ad usare una sua foto.

Così, cercando un nuovo abitino da fare a Barbie coi microgomitoli e trovando modelli senza foto, ho deciso di convertire l'irritazione in un atteggiamento utile e sferruzzare proprio quelli. Almeno posso risolvere il problema.
Per primo farò il "#0190 Yellow lace dress", un abito lungo traforato, dato che per coincidenza ho una certa scelta nella gamma del giallo.

Ho preso la scatola dei gomitolini, ho separato quelli che mi sembravano dello spessore adatto, tra questi ho pescato tutti i gialli ed affini e li ho messi in fila per colore. Purtroppo cominciando a lavorare mi sono resa conto di due cose: una è che avevo scelto filati troppo spessi, l'altra è che la gonna è molto più ampia di quanto pensassi e consumerà un sacco di filo.

Il primo problema è presto risolto: basta pescare dalla scatola gomitolini di filato più sottile e metterli in fila. Peccato che mi sembrino terribilmente pochi.
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Sulla destra la sequenza originale, tolti un paio di gomitolini.
La sequenza al centro è ancora in fase di lavorazione.
Intorno, il resto della scatola sparso sul letto.
Quindi al lavoro: c'è da doppiare o metter tripli i filati più fini, da separare i capi di filati tripli o quadrupli per assottigliarli, fare nodi perché tra gli avanzi ovviamente mi trovo anche i pezzettini, tutto per avere del filo in più.

Alla fine sono riuscita ad arrangiare una sequenza di colori che mi soddisfa: giallo intenso - giallo pallido - bianchiccio - beige.
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Nell'abito il beige sarà in alto e il giallo in basso.
I ferri sono spessi 2 mm e lunghi 40 cm (due spanne),
tanto per farsi un'idea della dimensione dei gomitoli.
Se ancora non bastassero, piuttosto che usare altri avanzi non in sfumatura credo che cercherei tra i gomitoli grossi un beige adatto, o addirittura un bianco saltando i beige. Un abito bianco con la gonna che sfuma nel giallo all'orlo sarebbe bellissimo...

Ora mi restano, negli spessori più fini, solo colori che per lo più fanno a pugni tra loro. Non so cosa mi inventerò la prossima volta. Forse dovrò decidermi a fare capi millerighe arcobaleno?

Per rispondere a Graziella: non sono un mito per come ho fatto il primo vestitino. Lo sarò se arriverò in fondo alla scatola senza fare pasticci, allora sì che mi farò le congratulazioni da sola!

martedì 20 settembre 2016

Non ci esce nemmeno un vestito per la Barbie!

Questa è la frase che mia mamma usava dire, quando volevo conservare dei piccoli avanzi di stoffa o di lana1, semplicemente perché mi sembravano carini.

Ma poiché siamo gente per cui "può sempre servire", nonostante tutto mi trovo con una certa scorta di stoffine e gomitolini dalle dimensioni decisamente risicate.
Francamente non sono il tipo da puntaspilli patchwork né da "granny squares" all'uncinetto. Però volevo sfruttare queste risorse in qualche modo...

Le stoffe per il momento le tengo ancora da parte, per quando mi deciderò a cucire a macchina; adesso sto pian piano facendo fuori i microgomitoli di lana.
Non contenta delle presine ad uncinetto, avendo scartato decorazioni e gioielli, non avendo intorno bambini piccoli e considerando gli amigurumi come soprammobili2, mi sono orientata sui vestiti per le bambole. E quale bambola cambia più vestiti della Barbie? :D

Procuratami una nuova Barbie in offerta a 4,99 € perché le mie sono state regalate molti anni fa3, ho cominciato a sferruzzare un maglioncino, poi una gonnellina, e ieri ho finito un vestitino intero. Trovate i dettagli su Ravelry, cliccando i link.

E a dispetto di quel che diceva mia mamma sono riuscita a far uscire un vestitino per la Barbie anche da ciò che non sembrava sufficiente neanche a quello. Dopotutto, per quanto non ami le righe mi piacciono i gradient (sfumature o fasce di colore in tonalità simili e digradanti), per cui ho cercato di fare il possibile con i colori che avevo a disposizione. E tutto sommato pensavo peggio, dai!

Ho trovato il modello sul sito http://www.stickatillbarbie.se/ che contiene un migliaio di modelli gratis per Barbie da lavorare a maglia (e più di 250 per le Bratz). Son tanti e a costo zero, ma alla fine molti sono assai simili tra loro, le spiegazioni sono piuttosto approssimative, e... se mi facessero pure pagare mi incazzerei come una biscia XD

Più avanti userò anche le stoffe per ampliare il guardaroba di Barbie. Mi piace cominciare in piccolo e su cose che anche se non sono perfette pazienza, ma soprattutto che se rovino il materiale almeno ho buttato solo roba che era già uno scarto :P
L'unico problema è che non ho i cartamodelli: posso sì scaricarne di gratis, tanto per cominciare, ma poi come li stampo? Una volta avevo due stampanti, poi una l'ha portata via mio fratello trasferendosi, l'altra ce l'ha "provvisoriamente" mio padre... devo andare da loro a stampare!

Note:
1 In casa mia si chiama "lana" qualunque filato che ne abbia approssimativamente l'aspetto. Che si tratti di acrilico, cammello o angora (o misti) per noi sempre lana è. A meno che sia cotone, seta o fibra artificiale dall'aspetto setoso o plasticoso e non lanoso.
2 Per chi non lo sapesse: odio i soprammobili. Non hanno alcuna funzione pratica, tengono posto per niente, e li devi pure spolverare. Per me qualsiasi oggetto, per quanto carino e decorativo, deve avere almeno una di queste due caratteristiche: non occupare spazio altrimenti utile (ad esempio un poster) e/o essere utilizzabile (come i contenitori). Unica eccezione tollerata i fiori freschi (che per lo meno non devo spolverare). Del resto non me ne faccio nulla.
3 Essendo tirchia avrei potuto chiedere a qualche amica se ha ancora una vecchia Barbie in cantina. Ma poiché sono debole alle offerte speciali e francamente 4,99 me li posso permettere, ho preferito evitare a qualcun altro di dover frugare in angoli reconditi ed abbandonati solo per soddisfare un mio sfizio.

martedì 19 aprile 2016

Cuoricino a chiacchierino

Per ricambiare il regalo di un cuoricino di carta ritagliato, regalato un po' per scherzo.
Così, per simpatia.

Sullo sfondo, la mia agenda 2016.
Per la serie: viva i colori spettacolo!

Un cuoricino del genere si può applicare su un bigliettino d'auguri, appendere al collo, cucire ad una maglietta, far penzolare dalle chiavi... o dimenticare sul fondo di un cassetto :)
Così, per simpatia. :D

Per dare un'idea delle dimensioni reali.
Anche se è più a fuoco il prato disastrato che non il soggetto :(

Ho trovato il modello su una rivista, dove dicevano di lavorare in arco. Ma io sono un bastian contrario e ho voluto lavorare con una sola navetta e fare l'anello: meno fili da fissare, lavoro più pulito. Anche perché sulla rivista poi i cuoricini andavano cuciti su tessuto e c'era un posto dove nascondere le code, mentre io dovevo lasciare tutto a vista!

martedì 29 marzo 2016

Come una glassa

Questo filato mi piace. Una specie di cotone strano, probabilmente uno di quei filati-moda che passata la moda gabbato lo stilista. Me ne hanno regalati due gomitoli, uno di un colorino beige pallido, quasi panna, un altro rosa intenso, tutti e due con dentro un filo multicolore che fa dei ricciolini e sbuca fuori qua e là. Sembrano un po' quelle ciambelle con sopra la glassa, bianca o rosa, e gli zuccherini multicolori.


Con quello chiaro avevo già fatto una sciarpetta sottile, ma non mi ci trovavo bene e non la portavo mai. Pensavo di convertirla in scaldacollo, ne ho già fatto uno in un filato estivo che non pizzica e per me è comodo, ma poi mi chiedevo come usare l'altro gomitolo: una cosa tutta rosa non è che mi vada tanto a genio. L'unica era usarli entrambi per un unico scopo, e così...


Ecco a voi la sciarpetta da mezza stagione, da usare sotto la giacca leggera quando tira vento o per parare lo spiffero di uno scollatura un po' larga senza aggiungere il prurito della lana sul collo (eh, ho le pelle delicatina io!) :P


È corta, ma mi fa comodo non avere metri di sciarpa che intoppino quando si comincia a vestire più leggero o quando già si porta un piumino che ti fa sembrare l'omino Michelin, e la preferisco aperta invece che ad anello per poterla buttare sulle spalle quando porto i maglioncini con ampio scollo a barchetta: ne ho giusto un paio di cotone e li patisco un po'.

Ho altro filo rosa da parte, sarà la volta buona che lo uso tutto? O finirò per stufarmene presto e non voler più vedere questo colore per un bel pezzo?

giovedì 10 marzo 2016

Rinfrescare l'aria

Arriva la primavera, e con essa la voglia di liberarmi dal torpore letargico.
Mi piacerebbe fare un sacco di cosine carine... già, ma cosa?

Mi rendo conto che una volta ero molto più varia nei miei "lavoretti", ora sono quasi esclusivamente puntata sul lavoro a maglia, o comunque su lavori di ricamo, pizzo, cucito e cose del genere. Si vede che sono una casalinga di mezza età? :D A dire il vero anche i bijoux mi attirano sempre molto, ma ora come ora non ho voglia di tirare fuori tonnellate di materiali, che poi sono da rimettere a posto. E poi non è un hobby molto portatile, mentre mi servirebbe qualcosa che posso fare anche in treno. Beh, è anche per questo che mi piace lavorare col filo: un gomitolo (o qualche matassina) e gli attrezzi per lavorare stanno anche in borsetta, e non serve un tavolo o un cavalletto. Non ci sono molti hobby così...

Insomma, al momento sto in pausa un attimo per vedere cosa salta fuori dal cilindro. D'altra parte ho talmente tanti di quei panni da rammendare o vestiti da modificare che non ho il problema di come impiegare il tempo, per ora!

lunedì 7 marzo 2016

Rosa shocking!

Mi serviva un portacellulare di ricambio, tanto per poter lavare quello che ho e che ormai è un po' conciato :D


L'unica cosa che mi dispiace è che decisamente non ho la mano regolare U_U
L'ho fatto bello spesso perché protegga da urti e graffi, con una taschina dove poter mettere le cuffie, il cavo per connettere il telefono al computer, il panno per pulire lo schermo... beh oddio è una tasca piccola e ci sta solo una per volta di queste cose!


Ho usato un avanzo di cotone rosa shocking, i papabili per questo progetto erano o quello o un azzurrino pallido, ma per quanto non ami il rosa la mia avversione per i colorini smorti è più forte!


Fatto su misura per il mio cellulare, a occhio, quindi non posso darvi un modello preciso. Un tubo a maglia rasata chiuso in fondo (ho usato il Judi's magic cast on) largo abbastanza e lungo abbastanza. Avrei voluto un semplice bordo a coste in cima ma, essendo la tensione molto stretta e il cotone inelastico di suo, le coste avevano elasticità zero, per cui mi sono dovuta arrangiare: ho fatto una riga di buchini e ci ho passato un filo elastico attraverso. La tasca è un rettangolo a legaccio cucito sui tre lati.
Altri dettagli nella mia pagina del progetto su Ravelry.

giovedì 25 febbraio 2016

E alla fine è venuto così.

Mia zia mi portò un sacchetto di gomitoli di lana. Che non so se sia lana davvero, ma a casa mia il filato per maglioni si chiama così anche se è cachemire o acrilicone.
Tra questi, due gomitoloni di lana color cammello, bella spessa come piace a me. In tutto quattro etti scarsi... ma forse abbastanza per un maglione, al limite con le maniche a tre quarti e i bordi in colore contrastante.

Pensai di farlo per mio papà cui avrebbe fatto comodo, gli presi le misure e partii con un classico raglan top-down. Perché è il tipo di modello che puoi fare lungo o corto come vuoi, a seconda di quanto filo hai. Arrivata alla fine del gomitolo più grosso mi trovavo a malapena alle ascelle. "Gasp! Non ce la farò mai a fare un maglione intero!". Avevo fatto un errore grossolano: quattro etti di lana bastano se il filo è normale, se il maglione è spesso il doppio ci vorrà anche doppio peso di lana, no?


Lasciai il tutto in sospeso per un po', mentre pensavo a cosa fare. Per non disfare tutto, potevo ancora convertire il quasi-maglione in una specie di mantellina, dopotutto avevo già pronta la parte alta. Aggiunsi un collo alto e ripresi il lavoro dalle ascelle in giù.

Lavoro che rimase in sospeso ancora, mentre mi dedicavo a tutt'altro e prendevo un po' di pausa dallo sferruzzo. Quando finalmente mi son decisa a riprenderlo in mano, ho finito il secondo gomitolo e una settimana fa ho fatto provare la mantellina alla mamma, che è la più freddolosa della famiglia. Non era ancora finita, pensavo di aggiungere un bordo a contrasto per allungarla un po', ma prima volevo la sua approvazione. Che non ho avuto.

"Così non posso muovere le braccia, perché non dividi le maniche?"... forse perché se divido le maniche viene un maglione? O vuoi una specie di poncho con la cucitura sotto il braccio? O una cosa tipo a pipistrello? "No, se tu dividi le maniche qui e poi vai dritto..." Ok mamma, vuoi un maglione. Con le maniche corte o anche senza, ma sempre una maglia è. A meno che tu voglia chiamare "gilet" una cosa col collo alto.

E bon, disfo fino all'ascella di nuovo e procedo col maglione raglan top-down finché ho lana. Devo arrivare fino in vita e ci mancano ancora 8 cm, quindi vai col bordo a contrasto. Avevo scelto una lana marrone, sicuramente basta e avanza, ma sicuramente non ne avanza abbastanza per farci qualcosa di decente. Che spreco. Penso sia meglio sfruttare tutti i rimasugli che posso, i fili più fini li metto doppi o quadrupli, ne metto insieme diversi (6 colori per 11 capi totali) e arrivo allo spessore che mi serve. Già, peccato che questo miscuglio ha elasticità zero e le coste sono rimaste molli.


Pace, il maglione è finito, i bordi non si arrotolano (che è quel che conta) e casomai mia mamma passerà un elastico nei ferri a tubolare di finitura. E se non le piace lo butterà via, io non lo voglio più prendere in mano.

E ho anche imparato una cosa: quando fai il bordo a coste in colore contrastante, meglio fare prima una riga a maglia rasata col nuovo colore. Guarda che brutto effetto il bordo in fondo, mentre le maniche sono decisamente meglio.

lunedì 15 febbraio 2016

Regalo di Natal- coff coff - ehm.

"Ma sì, è facile, non ci vorrà molto" mi sono detta. Ma è arrivato Natale e ancora non avevo fatto in tempo a cominciare. "Pace, consegnerò in ritardo, il mio moroso è paziente e capisce" (e soprattutto mi conosce).

Poi mi sono resa conto che fare un cuscino a maglia non è poi così veloce se utilizzi un filo sottile, che se vuoi fare per la prima volta nella vita un lavoro a colori ci vorrà più tempo che ad utilizzare una tecnica collaudata, e che è molto meglio fare un cuscino sfoderabile, cioè tagliare e cucire una base di stoffa da imbottire e poi fare a maglia la fodera. Ed era già metà gennaio. "Va be', farò anche la fodera di stoffa ed il simbolo zodiacale del leone lo ricamerò, mi ci vuole molto meno... posso consegnare il regalo per San Valentino, la ricorrenza camufferà il ritardo".

Mi sono trovata a 10 giorni dalla scadenza, di cui due inutilizzabili perché già impegnati, che non avevo nemmeno cominciato. Ero ancora sicura di avere tutto il tempo, ma ovviamente capitano sempre degli imprevisti, ed altrettanto ovviamente non metto mai in conto che qualcosa potrebbe andare storto.

In qualche modo ho risolto tutto, ma sono arrivata all'ultimo giorno utile che avevo ancora il ricamo da fare e poco tempo per realizzarlo. Così ho finito per delineare giusto il contorno a punto erba, sperando di poter arricchire il disegno in un secondo momento... Ed alla fine il cuscino è venuto così:


Non sono soddisfatta del risultato, avrei potuto fare di meglio. Se mi fossi svegliata prima. Mi resta la soddisfazione di aver risolto dei problemi in quattro e quattr'otto con quel che avevo in casa, e di non aver dovuto rimandare oltre.

Il destinatario non mi ha nemmeno ringraziato, si è limitato ad accarezzare la stoffa lucida del cuscino e a chiedermi: "Quando mi fai gli altri 11?". Beh, se ne vuole altri 11 così (con gli altri segni zodiacali ovviamente) devo dedurre che il primo va benissimo. Se mi avesse chiesto di farne un altro del leone avrei pensato che questo non gli fosse andato tanto a genio.

Sì, lui è un tipo così. Ma pure io, gli avevo promesso un cuscino a maglia per Natale e si è trovato un cuscino di stoffa a San Valentino... e se mi vuole bene lo stesso lui posso forse non adorarlo io?